Le avanguardie d'inizio Novecento hanno donato infinite suggestioni agli amanti dell'arte e tra le tecniche più innovative, nonchè note al grande pubblico, figura certamente quella del collage. Le speciali composizioni nate da materiali diversi e da originali ritagli, che oggi figurano fra le forme espressive preferite dai più piccoli, sono infatti frutto della genialità di artisti tesi a rompere gli schemi, come i cubisti e i dadaisti.
La culla del collage è la stessa del cubismo ed i padri della tecnica destinata ad imporsi nel corso degli anni sono George Braque e Pablo Picasso, indiscussi talenti dell'inizio del secolo scorso.
Le ricerche sullo spazio e sulle dimensioni sfociarono nelle sperimentazioni dei collages che fecero il loro ingresso trionfale nel mondo dell'arte nel 1911 attraverso le creazioni di Braque ed in seguito da quelle di Picasso. Gli artisti a cavallo tra il cubismo chiamato primitivo e quello sintetico iniziarono ad arricchire i loro quadri con ritagli di carta comune, non disdegnando lettere e numeri ritagliati da fogli di giornale, incamminandosi verso un sentiero artistico ancora inesplorato.
I primi papier collés non lasciarono però indifferenti altri artisti appartenenti alle avanguardie e la ricerca attorno al collage coinvolse futuristi e dadaisti, senza dimenticare ovviamente il fauves più celebre, Henri Matisse.
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